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Mauro Mauri, "double face" artist



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16 aprile 2023

La “doppia faccia” dell'artista Mauro Mauri, nel senso che spaziava contemporaneamente tra la pittura e la computer-art, la si evince specialmente nell'ultimo periodo della sua vita. Mentre per quanto riguarda la pittura sono giunto in ritardo, poiché non lo conoscevo ancora, per l'arte digitale viceversa sono giunto in tempo. Infatti entrambi abbiamo iniziato a sperimentare le potenzialità espressive tecnologiche fatte di bit e stringhe di dati nello stesso periodo ossia gli anni Novanta. Anche se, per correttezza, alcune sperimentazioni in tal senso sono datate fine anni Ottanta.

Come è ben noto in quegli anni si stavano muovendo i primi passi nel digitale e le “attrezzature” erano agli albori e quindi molto molto lacunose. Ciononostante alcuni pionieri hanno iniziato a muovere i primi passi facendo la storia dell'era digitale. Uno di questi è certamente Mauro Mauri. Le prime realizzazioni digitali l'artista goriziano le ha create con il mitico Comodore Amiga. Le stampe finali venivano stampate a colori con una stampante ad aghi. Va da se che la qualità non era paragonabile a quella ottenuta in campo pittorico. Ma allora non c'erano altri mezzi. Ma questo non era importante. Importante era invece sperimentare nuovi percorsi creativi e il digitale era uno di questi.

I primi lavori creati da Mauro sono stati dei fumetti alcuni dei quali pubblicati dalla casa editrice JCE di Milano. Purtroppo il formato, molto piccolo, limitava, e non poco, la creatività dell'amico Mauro. La fortuna ha voluto che in quel periodo collaboravo con un'azienda informatica nel settore delle arti grafiche. Era iniziata l'era del DTP ovvero il Desk Top Pubblishing che tradotto sarebbe Editoria da tavolo. Quindi mi sono trovato ad gestire tutte le tipografie, studi grafici e fotografici della regione. Ovviamente il mondo in questione era esclusivamente Macintosh. La “Mela” all'epoca non aveva rivali.

Computer MAC LC tra i primi Macintosh a gestire 256 colori.

Avevo, quindi, la possibilità di avere a portata di mano tutte le novità del settore e cosa non di poco conto anche la possibilità di ritirare i computer vecchi, ma ancora validi, dalle tipografie che aggiornavano il “parco macchine”. Grazie a questi contatti procurai a Mauro tutti i mezzi tecnologici di cui aveva bisogno. Quindi di tanto in tanto quando si presentava l'occasione sostituivo i computer datati con quelli più recenti.

Computer MAC II e sua evoluzione. Tra i primi Macintosh a gestire milioni di colori.

Grazie a questo Mauro poteva aumentare sia il formato che la qualità delle immagini digitali. Sono di questo ultimo periodo tutta la serie dedicata a Grado quando da giovane fu costretto, come paziente, a soggiornare nella città balneare. Le grafiche digitali sono la maggior parte stampate su plotter. Con queste opere Mauro ha partecipato ai vari eventi internazionali, e non, organizzati nell'arco degli anni dall'associazione goriziana Graphiti unica realtà goriziana ad aver sin dal 1997 abbracciato l'arte digitale quando essa era osteggiata da molti. Oggi anche coloro che all'inizio storcevano il naso davanti ad una opera digitale si beano delle proprie opere digitali.
Alcuni esempi realizzati su computer Mac.

Mauro Mauri non c'è più e non potrà essere presente agli eventi di GO 2025. La sua testimonianza artistica ha lasciato, però, una traccia indelebile sia nel campo della più classica pittura che in quella digitale. Forse in occasione dei festeggiamenti del 2025 una mostra su questo importante rappresentante goriziano non sarebbe cosa sbagliata.

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