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Gentile Artista...

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24 settembre 2023

Recentemente in uno dei post avevo posto il problema su quelle e-mail, "oggetto: gentile Artista", che giornalmente intasano la nostra casella postale. Se agli albori della posta elettronica bisognava armarsi di santa pazienza e cancellare manualmente quello che non ci interessava oggi abbiamo, per fortuna, i filtri che possono smistare le mail per conto nostro così che basta un clic per eliminarle definitivamente.

A parte le pubblicità non desiderate, per quanto riguarda gli artisti, quelle più noiose nonché seccanti sono gli ormai famosi "inviti" ad eventi internazionali d'arte contemporanea, esposizioni online, ecc. Ovviamente tutti a pagamento. Va da se che queste le considero semplicemente alla stregua di "spam" e quindi cestinate direttamente senza nemmeno aprirle. Se devo pagare scelgo io il luogo, le date e quant'altro.

Fino ad oggi, a partire dal 1994, non ho mai pagato nulla per esporre e sono sempre stato ospitato grazie ai contenuti delle mie opere digitali. Attualmente, per mia scelta, sono seguito da tre gallerie "virtuali" di cui due italiane ed una francese. Questo per il semplice fatto di coerenza poiché sin dall'inizio ho sempre sostenuto che le mie Photomorfosi dovevano essere esposte nonché fruibili a tutti e quindi Internet era l'unica via possibile.

Non essendo, però, una persona ipocrita ovviamente non disdegno altre possibilità espositive ma sempre alle mie condizioni. E siamo arrivati al dunque: essere invitati e poi pagare il conto. Pochi giorni fa ho ricevuto una mail di una Galleria privata che aveva notato le mie Photomorfosi online e aveva il piacere di invitarmi a realizzare una mostra personale presso il loro spazio espositivo e di mettermi in contatto con loro. Alla suddetta mail erano allegate delle fotografie della galleria e i recapiti ove contattarli.

Prima di rispondere, ho fatto una ricerca per capire con chi dovevo confrontarmi. Constatato che la galleria si presentava in modo professionale dopo un paio di giorni ho risposto alla loro mail per quanto concerne l'esposizione e che si poteva fare ma alle mie condizioni. Per correttezza avevo, quindi, spiegato il mio pensiero e che rimanevo a disposizione per qualsiasi altro chiarimento. "Puf" come per magia sono spariti nel nulla. Più nessun contatto nemmeno una risposta alla mia mail. Sarei tentato di by-passare il detto: si dice il peccato ma non il peccatore e pubblicare il nome della galleria ma, considerandomi un signore, non lo farò.

Ora: io non vi ho cercato mi avete contattato voi. Il minimo, quindi, che si pretende è almeno una risposta. Comunque sia non avevo dubbi sull'esito di questo contatto poiché sono tutti uguali. Ti cercano convinti che tutti gli artisti sono disposti a pagare fior fior di quattrini purché vengano esposte le loro opere e magari anche vendute. Orbene il sottoscritto non appartiene a questa categoria in quanto non la identifico in quella degli "Artisti". Per quanto mi riguarda coloro che pagano per esporre nonché mercificare la propria arte sono semplicemente dei mediocri che con l'arte nulla hanno a che vedere. Per concludere: non invitatemi presentando poi il conto poiché se devo andare a pranzo o a cena mi scelgo da solo il menù che più mi aggrada, grazie.

Capisco che chi organizza ha delle spese di gestione ma sono anche certo che se l'evento è valido è possibile riceve dei contributi a copertura delle spese. Questo lo so benissimo poichè ho organizzato parecchi eventi nazionali ed internazionali ed ho sempre ottenuto dei contrubuti nonchè collaborazioni importanti quali, ad esempio, il Ministero per le Attività e i Beni culturali senza citare le varie Istituzioni nazionali ed estere. In queste occasioni ho sempre scelto gli artisti personalmente e non ho mai fatto pagare nulla agli "ospiti" presenti agli eventi culturali.

Galleria d'Arte Contemporanea, Monfalcone



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